Philippe Bertho

La formica

2024

Le opere di Philippe Bertho sono caratterizzate da un approccio innovativo sia ai soggetti che ai materiali. Nei suoi primi lavori, l'artista ha dato prova di ingegno ritraendo individui in situazioni comiche e precarie e incorporando nei suoi dipinti materiali insoliti come scatole di metallo arrugginite, vecchie lampadine e ferro ondulato. Nonostante le ambientazioni bizzarre che spesso evocano incertezza o particolarità, i suoi soggetti emanano un'aria di nonchalance, evocando un'atmosfera spensierata. Nato in Francia nel 1964, Philippe Bertho è un artista di formazione classica che ha lavorato come rappresentante di elettrodomestici, come imballatore, come taglialegna fino a trovare quello che cercava come pittore di belle arti. Dopo essersi diplomato come primo della classe all'Istituto d'Arte di Reims, ha raggiunto la notorietà dipingendo murales, soffitti e poster fino al 1993. Inoltre, insegnò il suo stile trompe l'œil ai giovani artisti e si esercitò regolarmente a copiare i grandi dipinti dei maestri, affinando la sua tecnica. In quel periodo si ispirò molto a famosi artisti trompe-l'oeil contemporanei, come Jacques Poirier, e si concentrò sulla pittura di siti e materiali industriali. Tutto ciò che la gente getta nella spazzatura e che è destinato a essere riciclato - ferro ondulato, scatole di metallo arrugginite, lampadine che non si accenderanno mai più, i detriti che ha trovato nelle vecchie miniere dismesse del suo paese natale - lo affascinava. "Li riciclo a modo mio, nell'arte; mi piace ciò che è danneggiato; mi sono sempre piaciuti i luoghi in cui non c'è nessuno, eppure rimangono i segni di qualcosa". Nel 1995, Bertho viene notato e invitato al salone "Look on Art" di Lamballe. Le sue opere si sono spostate dal trompe l'œil alla pittura realista, creando tableau e mondi immaginari ma iperrealisti. Col tempo, si interessò maggiormente al Pop americano e alla "figurazione narrativa", ispirandosi ad artisti come Norman Rockwell e ai personaggi del mondo tradizionale europeo della commedia dell'arte. Il desiderio di trovare un equilibrio è uno dei temi più ricchi di quest'opera. Alcune opere sono specificamente dedicate alla ricerca dell'equilibrio e c'è un'opposizione ripetitiva che potrebbe essere tradotta come "un tempo per agire e un tempo per astenersi dall'agire". Bertho trova l'equilibrio nello stesso modo in cui mette alla prova i suoi personaggi e spesso li fa sudare in situazioni impossibili, ma altrettanto spesso li dipinge a riposo. I suoi dipinti sono storie infinite; sei invitato a immaginare ogni tipo di situazione per un personaggio. Sono tutte valide, perché tutti sappiamo per esperienza personale quanto sia complicata e varia la vita. Oggi, le opere d'arte "Pop Surrealista" di Bertho continuano a proporre variazioni fresche e stimolanti sul suo tema costante dell'"umanità moderna" che interagisce quotidianamente con la vita ordinaria. Le situazioni visive che Bertho mette in scena sembrano impossibili e assurde, eppure il personaggio, il nostro surrogato, le affronta e cerca di dominarle, incoraggiando l'ottimismo di fronte alle avversità. Le opere di Bertho hanno generato consensi e ottenuto riconoscimenti in Europa e negli Stati Uniti. La sua arte è ampiamente collezionata da istituzioni e singoli collezionisti in tutto il mondo.