Alain Laboile

Appuis

2013

Fotografo autodidatta, Alain Laboile ci porta attraverso le immagini dei suoi sei figli, frammenti di un rifugio dove l'infanzia si estende con il passare delle stagioni. Se il suo vocabolario fotografico può ricordare quello di Sally Mann, la storia che racconta è diversa. Non è un antropologo né un socio-analista, ma crea attraverso le sue fotografie la cosmogonia della sua famiglia. Al di fuori della norma, i suoi figli abbracciano la natura in generale: la loro e quella che li circonda. Oltre a documentare la loro infanzia, Laboile scrive un poema visivo dell'innocenza in cui l'ambiente gioca un ruolo fondamentale nella narrazione. Il fruscio delle foglie secche, gli schizzi d'acqua, il miagolio dei gatti si fondono con le risate dei bambini, le grida e i sussurri. Staccate dall'ansia dell'ambiente, le immagini di Laboile irradiano con la loro intrinseca istantaneità e semplicità. Sebbene la sua carriera fotografica sia iniziata tardi, Alain Laboile si è fatto un nome nel campo della fotografia francese. Premiato con il Global Peace Award 2019 per il suo libro fotografico "La Dispute" pubblicato da Les Arènes, nello stesso anno gli è stato assegnato anche l'HiP (categoria libro fotografico giovanile). Inoltre, il Museo Francese della Fotografia ha riconosciuto la sua opera con l'aggiunta di 32 stampe alla sua collezione nel 2014. Alain Laboile è nato nel 1968 a Bordeaux, in Francia, dove tuttora vive e lavora con la moglie e i sei figli.