Questa splendida serigrafia di Joan Mitchell (1925-1992), intitolata Untitled, tratta dall'album The Poems, proviene dall'edizione del 1960 pubblicata e stampata da Tiber Press, New York, sotto la supervisione di Joan Mitchell, New York, Fall, 1960. Untitled esemplifica la maestria di Mitchell nell'astrazione gestuale e la sua capacità di tradurre l'emozione poetica in colore e forma, fondendo l'energia spontanea dell'Espressionismo Astratto con la cadenza lirica della parola scritta.
Eseguita come serigrafia su carta velina Hahnemuhle fatta a mano, quest'opera misura 17,62 x 14 pollici. Non firmato e non numerato come da edizione. L'edizione esemplifica la raffinata maestria di Tiber Press, New York, e lo spirito di Collaboration tra artisti visivi e poeti che ha definito una delle pubblicazioni d'arte più innovative degli anni Sessanta.
Dettagli dell'opera d'arte:
Artista: Joan Mitchell (1925-1992)
Titolo: Senza titolo, dall'album The Poems
Mezzo di comunicazione: Serigrafia su carta velina Hahnemuhle fatta a mano
Dimensioni: 17,62 x 14 pollici (44,76 x 35,56 cm)
Iscrizione: Non firmata e non numerata come emessa
Data: 1960
Editore: Tiber Press, New York
Stampatore: Tiber Press, New York
Condit: Ben conservato, coerente con l'età e il supporto
Provenienza: Dall'album The Poems, Tiber Press, New York, 1960.
Note:
Estratto dall'album, L'edizione di questo album è limitata a venticinque esemplari riservati, da I a XXV, e a CC esemplari firmati, da I a CC. La carta è stata prodotta a mano da Hahnemuhle nella Germania occidentale. Il tipo è Walbaum-Antiqua, inciso a mano e stampato da Bruder Hartmann a Berlino Ovest. Le stampe sono state realizzate direttamente sui paraventi dall'artista presso la Tiber Press di New York City, dove sono state stampate nell'autunno del 1960. Gli album sono stati rilegati da Russell-Rutter a New York.
Informazioni sulla pubblicazione:
The Poems (1960), pubblicato e stampato da Tiber Press, &New, è una delle più importanti collaborazioni tra pittori e poeti del dopoguerra. Concepito come parte della celebre serie di Tiber Press che abbinava i principali artisti della Scuola di New York a importanti poeti, l'album univa le vivaci composizioni visive di Joan Mitchell con i testi di John Ashbery, creando un'interazione dinamica tra parola e immagine. Stampata sotto la diretta supervisione di Mitchell su carta Hahnemuhle fatta a mano, ogni serigrafia è stata eseguita con l'immediatezza e la libertà espressiva che hanno definito l'Espressionismo Astratto, trasformando la pagina in un campo di colori, gesti ed emozioni. L'album riflette l'impegno pionieristico di Tiber Press nel fondere arte e letteratura in pubblicazioni di formato limitato che hanno messo in dialogo diretto l'avanguardia visiva e poetica. Oltre a The Poems di Mitchell, la casa editrice ha pubblicato degli album di accompagnamento con opere di Helen Frankenthaler, Grace Hartigan e Michael Goldberg, che rappresentano un punto di svolta per i libri d'artista americani e l'ascesa della collaborazione interdisciplinare. Prodotto con meticolosa maestria a New York e a Berlino Ovest, The Poems rimane una testimonianza della sinergia tra arte e poesia della metà del secolo, un'unione di lirica e astrazione che ha catturato il polso creativo della sua generazione.
Informazioni sull'artista:
Joan Mitchell (1925-1992) è stata una pittrice espressionista astratta americana le cui tele potenti ed emotivamente cariche e le luminose armonie di colore l'hanno resa una delle artiste più importanti del XX secolo. Nata a Chicago, studiò alla School of Art Institute di Chicago prima di trasferirsi a New York alla fine degli anni '40, dove emerse come una rara donna nella cerchia ristretta dell'Espressionismo Astratto insieme a Willem de Kooning, Franz Kline, Jackson Pollock ed Helen Frankenthaler. Profondamente influenzata da Pablo Picasso, Alexander Calder, Alberto Giacometti, Salvador Dalì, Joan Miro, Wassily Kandinsky, Marcel Duchamp e Man Ray, Mitchell ha attinto dalle loro innovazioni in fatto di forma, colore e libertà concettuale per forgiare un linguaggio visivo tutto suo. Da Picasso e Giacometti ha ereditato l'intensità psicologica e il coraggio espressivo; da Kandinsky la comprensione della pittura come atto spirituale e musicale; da Calder il senso dinamico del ritmo; da Miro, Dalì, Duchamp e Man Ray le qualità poetiche e surreali della verità emotiva. I dipinti monumentali di Mitchell, pieni di pennellate gestuali, strati luminosi e movimenti esplosivi, evocano paesaggi ricordati, sensazioni fugaci ed emozioni profonde, trasformando l'astrazione in un mezzo di memoria e sentimento. Dopo essersi trasferita in Francia nel 1959, si è stabilita a Vetheuil, il villaggio in cui visse Claude Monet, trovando ispirazione nella luce e nella natura circostanti che hanno dato forma alle sue serie più rappresentative, come La Grande Vallee, Noon e Hemlock. Le sue opere sono in equilibrio tra caos e struttura, lirismo e forza, creando sinfonie visive che uniscono l'energia dell'espressionismo astratto alla sensibilità del colorismo europeo. Il dialogo di Mitchell tra emozioni e paesaggio le valse il plauso internazionale e la sua arte continua a ispirare le generazioni successive di pittori, tra cui Cecily Brown, Amy Sillman, Brice Marden e Julie Mehretu. I suoi dipinti sono presenti in importanti collezioni di tutto il mondo, tra cui il Museum of Modern Art, il Whitney Museum of American Art, l'Art Institute of Chicago, il Centre Pompidou e la TATE Modern. Grazie alla sua sintesi di passione, intelletto e colore, la Mitchell ha ridefinito le possibilità dell'astrazione, collegando l'eredità di maestri moderni come Picasso, Calder e Mirò alla libertà espressiva dell'arte contemporanea. Il record d'asta per Joan Mitchell è stato raggiunto con Noon (1969), venduto per 29,2 milioni di dollari da Christie's, New York, il 12 maggio 2021, confermando il suo posto come una delle pittrici più influenti e venerate della storia dell'arte moderna.
Joan Mitchell Untitled The Poems Tiber Press New York 1960 serigrafia Espressionismo astratto Modernismo.