Questa splendida litografia di Robert Indiana (1928-2018), intitolata Autoportrait 69 (Self-Portrait 69), dall'album XXe Siecle, Annee No. 41, Decembre 1973, proviene dall'edizione del 1973 pubblicata dalla Societe Internationale d'Art XXe Siecle, Paris, sotto la direzione di Gualtieri di San Lazzaro, editeur, Paris, e stampata da Mourlot Freres, Paris, 1973. Autoportrait 69 riflette l'audace linguaggio visivo di Indiana, fatto di tipografia nitida, geometria simbolica e colori carichi di emozioni.
Eseguita come litografia su carta velina, quest'opera misura 12,5 x 9,75 pollici. Non firmato e non numerato come da edizione. L'edizione esemplifica la superba maestria di Mourlot Freres, Parigi.
Dettagli dell'opera d'arte:
Artista: Robert Indiana (1928-2018)
Titolo: Autoportrait 69 (Self-Portrait 69)
Medio: Litografia su carta velina
Dimensioni: 12,5 x 9,75 pollici (31,75 x 24,77 cm)
Iscrizione: Non firmata e non numerata come emessa
Data: 1973
Editore: Societe Internationale d'Art XXe Siecle, Parigi, sotto la direzione di Gualtieri di San Lazzaro, editore, Parigi.
Stampatore: Mourlot Freres, Parigi
Catalogo ragionato di riferimento: Sheehan, Susan, et al. Robert Indiana Prints: A Catalogue Raisonne, 1951-1991. Susan Sheehan Gallery, 1991, illustrazione 78.
Condit: Ben conservato, coerente con l'età e il supporto
Provenienza: Dall'album XXe Siecle, Annee No. 41, Decembre 1973, pubblicato dalla Societe Internationale d'Art XXe Siecle, Paris; stampato da Mourlot Freres, Paris, 1973.
Informazioni sulla pubblicazione:
Il XXe Siecle (Novecento) di Gualtieri di San Lazzaro è stata una delle riviste d'arte più influenti del modernismo, fondata a Parigi nel 1938 come piattaforma per i più grandi pittori, scultori, stampatori, scrittori e pensatori culturali del XX secolo. San Lazzaro, editore visionario e campione dell'avanguardia, cercò di unire testo e immagine in un unico formato elevato, commissionando stampe originali ad artisti di spicco e abbinandole a saggi critici, poesie e commenti accademici. La pubblicazione divenne un documento essenziale dell'arte moderna, con contributi di Picasso, Chagall, Braque, Leger, Miro, Calder, Kandinsky, A.Moore e molti altri, realizzati in collaborazione con i migliori atelier come Mourlot, Jacomet, Arte e Pizzi. Oggi il XXe Siecle è celebrato per la sua eccezionale integrazione di arte e letteratura, per il suo significato storico e per il suo ruolo ineguagliabile nel documentare l'evoluzione dell'estetica moderna.
Informazioni sull'artista:
Robert Indiana (1928-2018) è stato un pittore, stampatore e scultore americano pioniere la cui audace fusione di testo, colore e geometria spigolosa ha contribuito a definire la Pop Art e lo ha posizionato all'interno di un potente lignaggio che si estende da Pablo Picasso, Alexander Calder, Alberto Giacometti, Salvador Dalì, Joan Miro, Wassily Kandinsky, Marcel Duchamp e Man Ray, sintetizzando l'audacia concettuale del primo modernismo con l'immediatezza visiva della cultura americana del dopoguerra; emerso nella New York degli anni '60 come voce di spicco della generazione Pop, Indiana ha trasformato il linguaggio delle insegne commerciali, dell'America delle strade, dei cartelloni pubblicitari, della tipografia e dello stencil industriale in meditazioni emotivamente cariche su identità, patriottismo, desiderio, lavoro, migrazione e mitologia nazionale, e la sua fondamentale immagine LOVE, concepita per la prima volta nel 1965 per la cartolina di Natale del Museum of Modern Art, è diventata una delle opere più influenti e diffuse del XX secolo, cementando la sua eredità globale mentre la sua opera più ampia esplorava la storia politica, la guerra del Vietnam, il movimento per i diritti civili e le narrazioni autobiografiche legate alla sua educazione nel Midwest industriale; Influenzato dalla chiarezza strutturale di Calder, dalle provocazioni concettuali di Duchamp, dall'astrazione spirituale di Kandinsky, dall'arguzia surreale di Mirò e dall'audacia sperimentale di Man Ray, Indiana si è mosso a fianco di luminari della Pop e dell'AM Contemporary come Andy Warhol, Roy Lichtenstein, James Rosenquist, Claes Oldenburg e Tom Wesselmann, forgiando al contempo una voce distinta che ha elevato il linguaggio in sculture monumentali e architetture emozionali, dando forma a generazioni successive di artisti come Jenny Holzer, Barbara Kruger, Ed Ruscha, Glenn Ligon, Tracey Emin e Martin Creed e si è guadagnata la collocazione nei più importanti musei del mondo MoMA, Metropolitan Museum of Art, Whitney Museum of American Art, Guggenheim Museum, la National Gallery of Art, il LACMA, il Philadelphia Museum of Art, la Tate Modern e altri ancora, fino a raggiungere il record d'asta il 15 maggio 2019, quando LOVE (Red/Blue) (1966-1999) è stato venduto per 4.112.000 USD da Christie's New York.
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