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Robert Cottingham
American Signs Portfolio

2009

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Informazioni sull’articolo

ROBERT COTTINGHAM American Signs portfolio, 2009 The complete set of twelve screenprints in colors, on wove paper, with full margins, 40 1/8 x 39 1/8 in (101.9 x 99.4 cm) all signed, dated `2009' and numbered edition of 100 in pencil, published by Exhibit A Fine Art and Editions and American Images Atelier, New York, all in excellent condition, contained in original gray silk-covered box with artist and title embossed with gold foil. Robert Cottingham B. 1935, BROOKLYN, NEW YORK Born in 1935 in Brooklyn, Robert Cottingham is known for his paintings and prints of urban American landscapes, particularly building facades, neon signs, movie marquees, and shop fronts. After serving in the U.S. Army from 1955 through 1958, he earned a BFA at Pratt Institute, Brooklyn, in 1963. Cottingham began his professional artistic career as an art director for the advertising firm Young and Rubicam in the early 1960s. Although he is typically associated with Photorealism, Cottingham never considered himself a Photorealist, but rather a realist painter working in a long tradition of American vernacular scenes. In this respect, his work often draws parallels to a number of American painters such as Stuart Davis, Charles Demuth, Edward Hopper, and Charles Sheeler. Cottingham’s interest in the intersections of art and commerce derive from his career as an adman and the influence of Pop art. Many of his paintings convey an interest in typography and lettering, as well as an awareness of the psychological impact of certain isolated words and letters. In his facades, techniques from advertising, namely cropping and enlarging, often produce words of enigmatic or comical resonance such as “Art,” “Ha,” or “Oh.” Cottingham’s enlarged sense of scale is reminiscent of James Rosenquist’s work, while his interest in text suggests the influence of Robert Indiana and Jasper Johns. In general, Cottingham viewed his work as continuing the legacy of Pop artists such as Andy Warhol, who also had a background in advertising. In 1964, Cottingham relocated to Los Angeles for work. There, inspired by the drastically different environment of the West Coast metropolis, he began to commit seriously to painting. Fascinated by Hollywood’s exaggerated glitz and the downtrodden atmosphere of the downtown, Cottingham saw in Los Angeles the relics of a bygone commercial heyday and desired to capture its kitschy and uncanny atmosphere, bathed in the near perpetual sunlight of Southern California. In 1968, Cottingham ended his advertising career in order to devote all his time to painting. In the late 1960s, he started using photography in his practice, first as an initial reference point for his process. After selecting a photograph, he translates it into black-and-white drawings by projecting the image onto gridded paper, as a means of perfecting the tonal range between light and shadow. He often creates subsequent studies on paper using color. He finalizes the process by projecting either the original slide or any of the drawings onto a canvas and organizing the composition according to a grid. Another reason for Cottingham’s rejection of the Photorealist label is that he does not view his works as mere painterly translations of photographs or reproductions of reality. He has been known to change the words in his facades to alter the meaning of the subject. His primary interest lies in the subject matter—the urban American vernacular—rather than the deployment of a photo-based technique. After spending a period of time in London from 1972 to 1976, Cottingham found the city’s signs and history too foreign and removed from his own interests, and returned to the United States to settle in rural Connecticut. During the late 1970s and 1980s, his urban cityscapes became more expansive, with more complex and broader views of storefronts, vistas, and entire neighborhoods. In the late 1980s and early 1990s, Cottingham expanded his iconography of American vernacular culture to include trains and railroad imagery. More recently, he has focused on images of vintage typewriters, a subject that first interested him in the late 1990s. Cottingham taught at the Art Center College of Design, Los Angeles (1969–70), and the National Academy of Design, New York (1991). He was the artist in residence at Wesleyan University, Middletown, Connecticut (1987–92). His work has been included in significant group exhibitions, including Documenta, Kassel, West Germany (1972), and those at the Serpentine Gallery, London (1973); Centre national d’art contemporain, Paris (1974); Whitney Museum of American Art, New York (1978); a traveling exhibition at the National Museum of American Art (now Smithsonian American Art Museum), Washington, D.C. (1986); Samsung Museum of Modern Art, Seoul (2001); and Deutsche Guggenheim, Berlin (2009). Cottingham’s printed oeuvre was celebrated by a solo presentation at National Museum of American Art in 1998–99. The artist lives and works in western Connecticut.
  • Creatore:
    Robert Cottingham (1935, Americano)
  • Anno di creazione:
    2009
  • Dimensioni:
    Altezza: 101,6 cm (40 in)Larghezza: 99,06 cm (39 in)
  • Tecnica:
  • Movimento e stile:
  • Periodo:
  • Cornice:
    Opzioni disponibili per la cornice
  • Condizioni:
    Individual prints also available.
  • Località della galleria:
    New York, NY
  • Numero di riferimento:
    1stDibs: LU32617381072

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