Un'occhiata superficiale alla sedia Mira di George Nakashima (1905-90) rivela una semplice forma in legno che potrebbe trovarsi perfettamente a casa in una comunità Shaker del XVII secolo negli Stati Uniti, nella Scandinavia di metà secolo o persino nell'antico Giappone. Non è una sorpresa: il designer americano ha viaggiato molto e ha attinto a diverse tradizioni nel suo lavoro.

Nakashima è nato da immigrati giapponesi nello stato di Washington, ha studiato architettura al Massachusetts Institute of Technology, poi ha lavorato a Parigi, in Giappone e in India prima di tornare negli Stati Uniti. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1942, la sua famiglia fu mandata in un campo di internamento nell'Idaho, dove Nakashima si allenò sotto la guida di un maestro intagliatore giapponese. Dopo il suo rilascio, il designer si trasferì a New Hope, in Pennsylvania, dove aprì il suo studio con particolare attenzione alla lavorazione del legno.

Per Nakashima era fondamentale che ogni mobile venisse utilizzato nella vita di tutti i giorni: progettò questa sedia intorno al 1950 per la sua omonima, la giovane figlia Mira. Ispirato all'artigianato in stile Shaker, questo pezzo interamente in legno ha uno schienale a fuso, una seduta a forma di cuore e tre sole gambe affusolate. Nakashima ha creato tre versioni della sedia per adattarsi alla crescita di Mira nel corso degli anni, con le due più grandi dotate di poggiapiedi di dimensioni modeste. Oggi Mira dirige lo studio del padre, che continua a produrre la sedia Mira esattamente come faceva lui.